L'Associazione
L'Associazione "Il
Parnaso delle Muse" è un nuova istanza artistico musicale. Come
è noto il Parnaso era, nel mito greco, il monte dove risiedevano le
nove Muse protettrici delle Arti e delle Scienze: Tersicore dea della danza,
Euterpe della poesia lirica e della musica, Calliope della poesia epica e
dell'eloquenza, Erato della poesia idillica, Talia della commedia, Polinnia
della retorica e della mimica, Melpomene della tragedia, Clio della storia
e Urania dell'astronomia.
In definitiva la nostra Associazione fa riferimento ad ogni umana sapienza
e arte, compresa anche la decima arte rappresentata dal Cinema che ha legami
consanguinei con l'arte fotografica.
Nel suo ampio respiro, realizza spettacoli, opere liriche, concerti e attività in genere, quali rassegne, convegni, tavole rotonde, conferenze e concorsi
che si svolgeranno durante tutto l'arco dell'anno con due manifestazioni artistiche
mensili.
La nuova Istituzione è stata promossa soprattutto per i giovani, come
fucina per temprare le loro agilità spirituali e lanciarli nell'agone
di una vita professionale già facilitata da esperienze vissute nella
nostra organizzazione.
Fondatore e presidente dal 2001 al 2006 Dott. Alessandro Caroli
L’associazione, con la propria attività artistica e culturale, intende rendere omaggio alla grande Gioconda De Vito, nata a Martina Franca il 26 luglio 1907, che fu violinista celebre e apprezzata in tutto il mondo.
ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE:
Presidente: prof.ssa
Elena Casavola
Segretario:
dott. Andrea Ancona
Consiglieri:
prof. Vincenzo Ancona
prof.ssa Marcella Caroli
prof. Mario Castellana
dott.ssa Carla Giorgi Speciale
Sede dell'Associazione
Il Parnaso delle Muse, Arti e Scienze
Piazza Mario Pagano, 26 - 74015 Martina Franca (TA)
E-mail: elena.casavola@tiscali.it
Martina
Franca, considerata la perla della Puglia, si erge su di una collina da cui
essa domina da una lato, verso ponente, una distesa di lussureggianti boschi
che scende verso la pianura sottostante, e qui iniziano, senza soluzione di
continuità, i filari di secolari uliveti che luccicano, specie all'alba
e al tramonto, con i suoi rami rivestiti di fronde dal colore verde-argento
che certamente Noè, se fosse vissuto ai giorni nostri, avrebbe preferito
per affidarle ad una colomba, simbolo di pace, o di cui, come ci narra il
mito greco, la dea Atena - lei proprio che creò l'albero d'olivo, i
cui ramoscelli venivano offerti come premio ai giochi olimpici - sarebbe stata
fiera..
Dal lato opposto, verso oriente, si apre la stupenda, e unica al mondo, Valle
d'Itria dove si distendono verdeggianti vigneti con i suoi trulli, le tipiche
costruzioni rustiche che punteggiano tutto il declivio della bassa Murgia.
E con questa valle sembra come se la stessa madre natura abbia voluto illeggiadrire
questa cittadina, perché quando il sole volge all'occaso, si riempie
man mano di mille luci, una per ogni trullo, creando un'ampia dimensione che
sa di magico e quasi d'irreale.
Ritrovarsi poi in Martina Franca nel silenzio delle piccole stradine che fiancheggiano
le case calcinate di bianco, che non osa, però, toccare gli stupendi
ornamenti barocchi che quasi tutti quegli edifici conservano intatti, significa
un momento di piacevole ed accorato smarrimento perché rappresenta
un tuffo nel passato, quando ancora lo scalpitio dei cavalli era l'unico motivo
di una dinamica di vita che ancora ignorava il rullare fremente dei motori,
tipica espressione dell'alienato nostro XXII secolo.