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Questa rubrica é riservata a musicisti sparsi nel mondo e che vogliono essere ospitati nel Parnaso delle Muse, sia in questo sito sia nell'intermezzo delle manifestazioni artistiche, che hanno luogo, due volte al mese, nel Palazzo ducale di Martina Franca, alla presenza di un pubblico. Le composizioni possono essere inviate (non più di tre pagine) e saranno interpretate da giovani musicisti.

Gioconda De Vito, nata a Martina Franca il 26 luglio 1907, all’età di otto anni sapeva già suonare il mandolino. Iniziò a suonare il violino da autodidatta, con tali notevoli risultati che la famiglia decise di iscriverla al Liceo Musicale “Rossini” di Pesaro.

A soli 14 anni si diplomò con il massimo dei voti e lode. Tenne il suo primo concerto nel 1921 al Teatro Verdi di Martina Franca e, dai sedici anni in poi, si esibì in tutto il mondo: Roma, Vienna, Londra, Edimburgo, in Vaticano, alla presenza di Pio XII, in Australia, India, America,Mosca,Leningrado.

A soli 50 anni si ritirò dalla scena, mentre era all’apice della sua carriera. Andò a vivere vicino Londra, nel Flint Cottage, circondato da uno splendido giardino che elle stessa curava, insieme all’amatissimo marito Sir David James Bicknell, direttore artistico della “Voce del Padrone”.

Nel 1994 morì serenamente a Roma , nella sua casa sulla via Cassia. Gioconda De Vito aveva un ampio difficilissimo repertorio incentrato sugli autori classici che più amava: Bach, Beethoven, Brahms; ed ancora Hendel, Mendelssohn e Ciajkovskij.

Nei suoi concerti fece coppia fissa con Tito Aprea, suo collega al “Santa Cecilia; ma ebbe anche altri celebri accompagnatori, fra cui E. Fischer. G. De Vito era una persona fuori dal comune: dotata di eccezionale talento naturale, ostentava nei confronti della sua carriera un grande distacco. Il pubblico le incuteva ansia e timore. I concerti erano per lei fonte di insoddisfazione perché sempre alla ricerca della perfezione.


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